Con due feste, la prima ad Alghero il 14 aprile, la seconda a Sassari, il 20 aprile, i meditanti della Scuola di Meditazione di Sassari e Alghero hanno festeggiato il compleanno (97 anni) di padre Piras, che è venuto a trovarli ed ha guidato personalmente le rispettive lezioni di meditazione.

Come suo costume, nei due incontri, poche parole, ma molto incisive.

Prima di fare la meditazione, bisogna sempre avere in mente l’obiettivo che ci prefiggiamo nel farla. Perché voglio fare meditazione? Quale è il mio scopo, il mio “obiettivo”?

La meditazione serve proprio a questo: portarci al nostro obiettivo. Una pausa per guardare avanti, verso un qualcosa di bello, di positivo, che vogliamo raggiungere.
Fermarci a meditare, per andare avanti, per costruire, per piantare.
E così, anno dopo anno: 1 … 2 … 3 … 97!

E’ costruendo qualcosa di buono, per se e per gli altri, che si vive davvero, che ci si mantiene giovani, conservando le energie, l’entusiasmo inossidabile.

Padre Piras ci ha raccontato di quando, dal 1992 fino al 2000, veniva ogni settimana, il venerdì, a Sassari per fare lezione, svegliandosi alle 5 del mattino (dopo aver terminato la lezione alle 22.00 della sera precedente …) e poi facendo il viaggio di tre ore con la corriera. E così ogni settimana, senza mai mancare all’appuntamento.

Ecco l’obiettivo: servire l’uomo, gli altri, costantemente, una lezione dopo l’altra, senza mai cedere alla stanchezza, lottando sempre. Questa è la vita vera, profonda, degna di essere vissuta. Ognuno di noi la può vivere nel suo ambiente, nel luogo in cui si trova.

Il tempo scorre, arrivando anche ai 97 anni, ma così diventa eterno.
Lo si capiva dalla espressione serena e gioiosa di padre Piras, mentre guidava la lezione di meditazione.

Lo si leggeva nei volti delle tante persone che quest’anno hanno partecipato alle lezioni di Sassari e Alghero e che non lo avevano ancora conosciuto e dei meditanti che, avendo seguito le sue lezioni gli anni precedenti, sono tornati a salutarlo, per condividere con lui il mistero della meditazione, fatto di silenzio e di ascolto.

E la comunicazione fra noi e lui si è espressa in emozioni forti e, per alcuni, in lacrime nascoste!

Auguri Padre Francesco! Per tutto ciò che hai fatto e continui a fare per noi!